Aspetti da valutare sui proiettori

Acquistare un proiettore può risultare intimorente, specialmente se si pensa che, in ogni dato momento, esistono numerosi modelli in commercio, ognuno dei quali presenta vantaggi e svantaggi particolari, pur autoproclamandosi l’acquisto “giusto” per il cliente.

La chiave per semplificare questo processo consiste nel determinare quali siano le proprie effettive necessità e in seguito trovare il giusto proiettore che risponda a tali criteri.
Esistono alcune importanti domande che occorre porsi, nel momento in cui ci si appresta a scegliere un proiettore.

Luminosità e qualità dell’immagine

Il primo aspetto da considerare prima dell’acquisto di un proiettore è senza dubbio la luminosità dell’apparecchio.
La luminosità di un proiettore viene misurata in lumen, secondo lo standard ANSI, e viene proposta secondo valori che vanno da 1000 lumen, fino ad un massimo di 2500 lumen e oltre.

L’ambiente all’interno del quale viene effettuata la visione costituisce il fattore determinante per la scelta di un giusto valore di luminosità. Un proiettore utilizzato in una stanza adibita a home theater necessiterà sicuramente di una potenza minore, rispetto a uno posizionato all’esterno o in un ambiente influenzato da altre fonti luminose, naturali e non.

I tre fattori più importanti che influiscono sulla qualità dell’immagine, invece, sono la risoluzione nativa del proiettore, la risoluzione del materiale sorgente e il rapporto di contrasto.
Al momento, le risoluzioni più diffuse sono le seguenti: Wide XGA (1280 x 800) e Full HD (1920×1080). Un apparecchio con risoluzione Full HD possiede approssimativamente un numero di pixel doppio rispetto a uno con risoluzione Wide XGA.

Per ottenere un risultato ottimale, è opportuno cercare di far corrispondere la risoluzione nativa del proiettore a quella del materiale che si andrà a visionare. Utilizzare una sorgente con una bassa qualità, infatti, risulterà in una proiezione di qualità inferiore, a prescindere dalla risoluzione del proiettore.

Rapporto di contrasto e rapporto d’aspetto

Un ulteriore elemento da considerare è il rapporto di contrasto, il quale si riferisce, letteralmente, alla differenza tra le aree più scure e quelle più chiare dell’immagine. Un proiettore dotato di un rapporto di contrasto 10.000:1 non è necessariamente cinque volte migliore di uno con un rapporto di 2.000:1.

Inoltre, è opportuno considerare che il rapporto di contrasto non tiene conto di come i proiettori led andranno a mostrare tutte le sfumature di grigio intermedie. Per questo motivo, è consigliato scegliere un proiettore che consenta di selezionare un’ampia gamma di opzioni, così da poter adattare il risultato finale alle proprie preferenze. Infine, il rapporto d’aspetto rappresenta un’altra caratteristica fondamentale da non sottovalutare.

I rapporti d’aspetto più diffusi sono 4:3, 16:10 e 16:9. Essi indicano le proporzioni esistenti tra l’altezza e la larghezza dell’immagine e modificano le modalità con cui l’immagine viene proiettata sullo schermo. Solitamente, un rapporto nativo di 16:9 è disegnato principalmente per l’uso home theater, dal momento che i contenuti distribuiti su piattaforme come DVD, Blu-ray e HDTV sono codificati con il medesimo rapporto.

Durata della lampada

I proiettori LCD e DLP indicano solitamente una durata della lampada che va dalle 2000 alle 4000 ore. Essa indica la quantità di tempo che la lampada impiegherà a perdere la sua potenza originale, dopo la quale si verificherà una perdita graduale della luminosità.

Mentre una durata maggiore della vita della lampada può risultare in costi minori di manutenzione del proiettore nel tempo, è opportuno segnalare che essa non rappresenta un fattore determinante, nel caso l’apparecchio venga utilizzato solamente per la sporadica visione di film e proiezione di eventi.