Cellule staminali confermano l'utilità

Cellule staminali, sempre più ricerche confermano l’utilità

Il mondo dell scienza è sempre in continuo cambiamento, riflessioni, osservazioni, ricerche, esperimenti e casi di studio sono sempre all’ordine del giorni per i professionisti delle università e dei laboratori. Medici, biologi, chimici e ricercatori vorrebbero trovare il modo per curare al meglio numerose patologie. Un settore in continuo rinnovamento è quello delle cellule staminali che nella ricera medico scientifica rappresenta una potenziale fonte di cura per molte malattie.

Cellule staminali e dinamiche interdisciplinari

Quando nel 1996 fu clonata la famosa pecora Dolly, il mondo provò nei confronti di questa scoperta sia meraviglia che terrore. Le cellule staminali sono un tipo di cellule che possono essere prelevate dal cordone ombelicale, dalla placenta, dal sacco amniotico, dal sangue, dal midollo osseo, dai tessuti adoposi. Esse possono essere trasformate in altri tipi di cellule tramite un processo chiamato differenziamento cellulare.

L’argomento delle cellule staminali è molto delicato e complesso, poiché da sempre comporta da parte di molti studiosi, professionisti e semplici opinionisti, riflessioni che non sono soltanto di tipo medico e scientifico, ma riguardano altre discipline e altri ambiti, come quello giuridico e legislativo, etico, morale e religioso. Le cellule staminali creano dunque un incontro tra la il mondo razionale ma innovativo della scienza ed il mondo conservativo delle religioni.

Le cellulae staminali sono state spesso oggetto di polemiche nelle aule giudiziarie, nonostante abbiano avuto un ruolo fondamentale nella cura di viarie malattie come è accaduto con numerosi bambini che presentavano malattie genetiche rare o tumori del sangue, poi eradicati grazie all’intervento di medici e ricercatori anche italiani. E’ noto anche che con le cellule staminali può essere curata una malattia come il morbo di Parkinson e di recente è stato confermato che può essere curato anche il diabete giovanile.

I rapporti tra le cellule staminali e la neurobiologia

Una scoperta fata di recente e che riguarda le cellule staminali, è focalizzata sul rapporto tra queste e il cervello. Pare che la corsa sia in grado di rallentare il processo di invecchiamento del cerebrale e stimola anche la produzione di staminali, in grado di migliorare le capacità mnemoniche.

Questi rapporti tra le cellule staminali e neuroscienze sono stati oggetto di studio soprattuto nell’anno 2014 che è stato denominato “anno europeo del cervello”, durante quest’anno si sono svolte numerose ricerche e si sono tenuti importanti convegni sulle neuroscienze, sull’attività del cervello e della memoria, ed è stato constatato che in Europa sono circa 164 milioni le persone che vengono colpite da patologie neurologiche, tra cui vi sono 17 milioni di italiani.

Correre è un consiglio degli esperti in neuroscienze per stimolare la produzione di cellule staminali, una scoperta che ha scardinato un dogma della neurobiologia secondo cui il declino della neurogenesi con la persita di cellule staminali neuronali, si pensava fosse un processo irreversibile.