Chirurgia poco spirituale

Chirurgia poco spirituale: estetica allo stato puro

Agli antipodi della religione, dell’etica e spesso anche del buon gusto, gli ultimi anni, hanno conosciuto un vero e proprio boom della chirurgia estetica. Considerata per molti l’elogio dell’apparenza sulla spiritualità, la chirurgia estetica – pur essendo il materialismo allo stato puro – rappresenta un giro d’affari davvero importante. Scopriamo insieme di cosa si tratta. Si tratta di un settore della chirurgia generale, che si dedica alla ricostruzione operatoria di parti organiche che sono andate distrutte, oppure correzione di anomalie di struttura.

Col progredire della tecnica chirurgica la chirurgia plastica ha trovato sempre piú largo campo di applicazione nelle piú diverse branche mediche. Essa è divenuta una specialità che interviene non di rado per coadiuvare l’opera del chirurgo generale. Si effettuano interventi di chirurgia plastica in seguito a perdite di sostanza delle ossa o delle parti molli; così può essere di volta in volta necessario procedere ad innesti di segmenti ossei al cranio, al tronco o agli arti, o ad innesti cutanei, che devono sopperire alla distruzione di estese parti superficiali.

Si è sviluppata cosi tutta un’organizzazione chirurgica adatta (banche delle ossa, tecnica dei trapianti, attrezzatura chirurgica particolare), che permette risultati assai favorevoli. Nei feriti di guerra o del lavoro, nelle ferite e nei traumi accidentali può rendersi necessario l’intervento di chirurgia plastica, la cui tecnica delicata è attuata da specialisti, presso le cliniche chirurgiche o in istituti appositi. Nelle ustioni estese e gravi, nelle ulcere varicose torpide e vaste, in altre lesioni superficiali, il trapianto che si effettua con cute tratta da altre parti dello stesso organismo del paziente (autoplastica) porta a brillanti risultati.

Problemi ortopedici, oculistici ed estetici

In un’altra branca medica particolare, l’ortopedia, la tecnica della chirurgia plastica si è notevolmente perfezionata e può risolvere problemi ortopedici gravi come quelli della lussaziorie congenita dell’anca, delle deformazioni ossee congenite o acquisite. In oculistica con la chirurgia plastica si ottengono risultati di grande importanza; nelle lesioni corneali, ad esempio, il trapianto di cornea, può restituire al soggetto la vista. Un altro settore in cui l’intervento di chirurgia plastica può rivelarsi assai utile è quello otorinolaringoiatrico, ad esempio, per quelle anomalie congenite, non infrequenti nell’infanzia.

Cosí nella palatoschisi si interviene con la plastica palatina per ovviare ad un grave difetto congenito di fessurazione del palato. Nella chirurgia polmonare interventi nella regione apicale sono presi in considerazione per affezioni polmonari gravi. Nella chirurgia cardiovascolare arditi interventi sono effettuati per correggere anomalie del cuore o dei grossi vasi. La chirurgia dell’apparato urogenitale interviene con trattamenti ricostruttivi e correttivi in casi di anomalie genitali o urologiche.

Cosí si procede ad operazioni di chirurgia plastica in condizioni di pseudoermafroditismo, per orientare in modo adeguato la struttura anormale dei genitali esterni, non chiaramente delineata. Un altro settore particolare della C. P. è quello della chirurgia estetica, che prende sempre maggior sviluppo. L’eliminazione di cicatrici deturpanti, di tatuaggi, la correzione di aspetti antiestetici dei lineamenti del viso e della linea del corpo, l’eliminazione di segni di invecchiamento precoce (ridectomia, plastica dei seni, ecc.) sono di normale applicazione, con risultati sovente assai favorevoli. Si può pertanto dire che non vi sia quasi settore, in cui l’intervento di chirurgia plastica non possa fornire utili sussidi alla chirurgia generale.