Devozione e pellegrinaggio

Devozione e pellegrinaggi

Il pellegrinaggio è un viaggio individuale o collettivo, fatto per devozione ad un luogo sacro o santuario, per compiervi atti speciali di religione a scopo o votivo, o penitenziale, o di pietà. Il pellegrinaggio è una forma devozionale insita in tutti i popoli e in tutte le religioni; ha funzione di elevazione religiosa, di unificazione e di comprensione sociale, favorita dall’attrazione e dalla novità del viaggio, dal lavoro e dal turismo.

Il pellegrinaggio nelle varie religioni

L’India è terra classica di pellegrinaggio soprattutto nell’Himalaya e nel Kashmir. Nei molti luoghi di pellegrinaggio si onorano Siva, Kali, Vishnu, Krishna; meta di pellegrinaggi sono anche fiumi, tra i quali, a noi noti, il Gange ed il Godavari. L’inclinazione ai pellegrinaggi è passata anche al buddismo, nella cui fase più antica già i pellegrini si recavano a visitare i luoghi santificati dal Buddha (Kapilavastu, Benares, ecc.).

Note mete di pellegrinaggio sono inoltre il «dente» e le «impronte» di Buddha a Ceylon; i suoi capelli raccolti a Rangoon; Lhasa, Tashilumpo e Urga nel Tibet e nella Mongolia e numerose località in Cina ed in Giappone. Anche in Giappone del resto si nota con lo scintoismo una predilezione per i pellegrinaggi: noti sono quelli al tempio di Isé, ai santuari di Kwannon, al Fujiyama ed al Kimpusen. Nell’antico Egitto mete assai venerate di pellegrinaggi erano il santuario della dea Seket a Bubasti, e quello di Ammone.

Pellegrinaggi israeliani

L’antica religione di Israele annoverava il grande pellegrinaggio pasquale al tempio di Gerusalemme, presso il quale era usanza recarsi anche a Pentecoste e ai Tabernacoli. L’Antico Testamento ci lascia ricordi di molti altri pellegrinaggi (ad esempio al santuario di Jahvè a Silo). Gli antichi Greci venerarono sempre come mete di pellegrinaggio le tombe degli eroi. Famosi erano i santuari di Asclepio; Delfi, Olimpia, Eleusi videro le grandi adunate religiose e nazio-nali con gli annessi giochi. Di Roma antica ricordiamo i santuari, mete di pellegrinaggi, di Giove Laziale, di Diana Nemorense e di Giunone Lanuvina.

Come si sa il pellegrinaggio alla Mecca (al-hagg) è presso i musulmani d’obbligo: l’uso di esso si rifà al culto preislamico della Ka’bah, ripreso da Maometto. Il pellegrino per fregiarsi di tale titolo deve fare sette volte il giro della Kabah, baciare la «pietra nera», bere l’acqua del pozzo Zamyam, salire sul monte Arafat e discendere nella valle di Mina, indi rivedere la Ka’bah. Gli Sciiti, invece, compiono un pellegrinaggio alle tombe di Ali e di Husain.