non sempre si naviga sicuri in internet

Router wireless, non sempre si naviga sicuri in internet

L’ormai quotidiano uso di internet da parte di molti, lavoratori e non, permette di effettuare numerose attività, che un tempo non si potevano di certo compiere con il pc. Tra le varie attività, quelle più complesse e delicate che si posono svolgere con internet sono sicuramente le attività lavorative e i pagamenti on line.

Si tratta di operazioni che richiedono una grande sicurezza durante i processi di comunicazione ed invio dati, ed è per questo che i sistemi digitali sono costantemente monitorati e controllati perchè non avvengano scambi erroeni di dati o veri e propri furti di password, documenti e denaro.

I consigli degli esperti sulla sicurezza in ambiente digitale

Un oggetto che permette di navigare in modo veloce e quasi sempre sicuro, e che è preso di mira dagli appassionati di tecnologia, è il router wifi, che però di recente è stato anche oggetto di mira di studiosi e specialisti della sicurezza in ambiente digitale. Infatti un ricercatore svizzero, di nome Dominique Bongard ha fatto una scoperta alquanto sconcertante riguardo al router wireless.

Pare che molto router wireless permettano, ingiustamente, di calcolare la chiave WPA-AES, a causa di una sbagliata implementazione dello standard WPS (Wifi Protection Setup). Scendendo nei particolari, il problema, a quanto pare, risiede nei chipset Broadcom e di un’altra azienda che per il momento non è ancora stato fatto il nome da parte di Bongard.

Per avere accesso alla rete locale, basta anche un solo tentativo di identificazione del codice PIN, e l’attacco alla sicurezza è fatto, anche se in genere, gli attacchi ai router wifi, richiederebbero molte ore, anche in base al tipo di protezione attivata. Diversi anni fa, un altro esperto, Stefan Viehblock, aveva trovato diverse anomalie di design in WPS, riuscendo così a calcolare il PIN, che di solito era segnato nella parte inferiore del router.

Le tattiche per ottenere il non consentito accesso ai PIN

La vulnerabilità del design in WPS, può richiedere un numero di tentativi per ottenre il PIN che può variare da circa 100 milioni a circa 11.000, occorrerebbero quindi circa quattro ore per ottenere il PIN, dunque la password che servirebbe a proteggere la connessione Wifi.

Il metodo che Bongard ha messo a punto, permette di ottenere la password con un solo tentativo, e una piccola quantità di calcoli offline, ma Bongard non conferma però che la vulnerabilità da lui scoperta è presente in tutti i router wifi che hanno i chipset Boradcom. Comunque, il consiglio da seguire per evitare problemi è quello di disattivare il WPS.