Biblioteche moderne e private
Nella modernità le biblioteche sono ricche di opere classiche, delle quali assai ricche erano le Biblioteche di Bobbio, di Pomposa e, soprattutto, quella di Montecassino. Accanto ad esse, eminentemente conventuali, sorsero nelle città le biblioteche episcopali, dalle stesse caratteristiche per quanto riguarda il materiale librario. Le biblioteche bizantine furono però quelle che maggiormente conservarono i testi classici che poi con l’umanesimo torneranno a diffondersi nel mondo della cultura.
Intanto anche i popoli arabi aprirono numerose biblioteche sparse nei vari centri; la sola Baghdad, nel sec. XIII, ne possedeva 36. Verso la fine del Medioevo le biblioteche ricevettero nuovi impulsi sia dalla sostituzione della carta alla piú costosa pergamena, sia dal piú ampio risveglio della cultura in seguito all’umanesimo, sia specialmente dal sorgere delle biblioteche dei grandi signori che contribuirono a diffondere quell’amore del libro sul quale si fonda la storia delle biblioteche rinascimentali.